Interior
Pattern e texture animano gli spazi
Esistono immagini in grado di riaprire cassetti chiusi da tempo. I famosi cassetti della memoria o nel mio caso dello studio. Mi frullano in testa ricordi come Escher, la Gestald, nozioni di percezione visiva, comunicazione, grafica, architettura. Dopo giorni di riflessione ho capito “chi” era il responsabile di un ritorno mnemonico così influente da portarmi a scriverne: il pattern!
Cos’è il pattern?
Il pattern è prima di tutto un termine che la lingua italiana ha adottato perché la tecnologia, in questo caso quella grafica, introduce quotidianamente nuovi vocaboli. È molto probabile che il nostro orecchio fosse già abituato al suono di questa parola. Esiste in effetti una teoria che sostiene che pattern abbia una radice latino medioevale derivante da “patronus” divenuto poi “patrone” ed infine “padrone”. Padrone inteso come persona o elemento da ascoltare, seguire, emulare…un modello.
Pattern tradotto dall’inglese in effetti ha una leggera connessione perché significa disposizione, struttura. Il Pattern è un modello o uno schema che si ripete all’infinito, crea effetti suggestivi, suscita emozioni nuove e smuove la nostra percezione visiva.
Il suo utilizzo
Le macchie di un felino possono definirsi un pattern in natura e la sequenza genetica del nostro DNA è un esempio di pattern in campo biologico. Noi stessi siamo pattern.
Il pattern oggi è parte integrante delle nostre case. Il mondo dell’ interior design lo ha silenziosamente assimilato e non può più farne a meno. Ha avuto un incremento importante e quasi tutto quello che oggi arreda le nostre case arriva dallo studio specifico di un pattern.
La prima cosa che ci viene in mente parlando di pattern è la carta da parati che in questo momento è tornata ad arredare con entusiasmo le nostre case e di cui ho ampiamente già parlato in altri articoli. Il pattern è anche carta da parati certo, ma non solo.
Il pattern può sembrare al primo sguardo un ritorno modaiolo agli anni Settanta ma in realtà il suo concetto è molto diverso.
Il pattern oggi è ovunque. Nel tessuto che riveste un elegante letto imbottito, nella realizzazione del frontale di una cucina o nella texture di una parete di casa.
Il suo utilizzo
Ci sono rivestimenti meravigliosi e vibranti realizzati con disegni che si ripetono e susseguono in un infinito gioco di forme e colori. Il grès porcellanato, un altro materiale decisamente in auge, oggi si sviluppa attraverso lo studio di pattern che riescono a riprodurre effetti decorativi affascinanti e modulari.
Un pavimento in cemento oggi può essere realizzato con una piastrella molto grande su cui stampano un pattern che riproduce sistemicamente l’effetto che noi andremo a percepire ed elaborare come “effetto cemento”.
Il grès effetto legno non è nient’altro che il susseguirsi continuo di “segni” che riproducono ciò che noi siamo abituati a riconoscere come legno.
Salvatori
Il pattern più entusiasmante che abbia mai visto applicato al mondo dell’ interior design è quello di Salvatori. Ho avuto modo di visitare lo showroom al Fuorisalone di Milano quest’anno e ne sono rimasta affascinata.
Il pattern in questo caso è scolpito nella materia. Il marmo e la pietra subiscono l’impronta tecnologica del momento fatta di segni tecnici e precisi. L’effetto finale è toccante e realizzato su una superficie palpitante e preziosa, unica e immortale come solo il marmo e la pietra possono essere.
Il pattern scolpito di Salvatori riveste pareti, pavimenti, cucine, bagni e complementi di vario genere. Le superfici sono scandite da segni ricorrenti e infiniti che completano un quadro complessivo che assomiglia a un’opera d’arte.
L’acqua passa, le pietre restano.
Vasile Ghica
Il pattern ci condiziona
Il pattern è schematico, ripetitivo, regolare ed è soprattutto equilibrio. Si posiziona fra il caos e la ridondanza.
Nel mondo dell’ interior design la ridondanza è comunicazione. Viene percepita dal nostro cervello e quasi subito digerita. È prevedibile e ci arricchisce di stimoli. Tutto ciò che invece si ripete in modo caotico e senza un filo logico crea caos. Il caos è imprevedibile disturba la nostra percezione, dopo poco tempo smette di comunicare e ci stanca.
Bisogna quindi fare attenzione a non cadere nel caos quando stiamo per scegliere rivestimenti importanti come un pavimento oppure un bagno o una carta wall decor. Il mio consiglio è quello di contenere l’estro che all’interno degli showroom ci assale. I negozi espongono la moda del momento e i disegni più eccentrici ma scelte così importanti sono da valutare e ponderare accuratamente.
Il pattern giusto
Il pattern è da prediligere quando è delicato con uno schema che si ripete costantemente senza creare disordine.
Arredare la propria casa è un momento magico ma che spesso viene vissuto con stress e ansia. Fermati, respira e scegli ciò che più ti rispecchia senza inseguire modelli o elementi che esternano ciò che ti piace in quel momento ma che tra qualche anno potrebbe non rispecchiare più la tua persona.
Coco Chanel diceva una cosa molto vera: “Le mode passano ma lo stile resta”.
Cerca il tuo stile e la tua casa non sarà mai superata.
Il pattern può servire ad impreziosire uno spazio o a dare carattere ad una zona che ha bisogno di essere rivalutata. Qualsiasi sia il motivo per cui lo stai scegliendo, quel pattern sei tu e incarna il tuo modo di vivere.
Il pattern esprimerà la tua visione delle cose e ogni giorno sparirà alla tua percezione visiva perché l’hai assimilato e fa parte di te. È il caos ordinato che abbiamo dentro e che la casa ci permette di esternare.
Ogni progetto è frutto di una storia interiore e oggi i pattern sono l’espressione di tutte le storie che possiamo raccontare quando arrediamo la nostra casa.
E tu, che pattern sei? Sei confusa/o e non sai cosa scegliere? Scrivimi quali sono i tuoi dubbi e cercheremo insieme la soluzione giusta per te.