Interior, Progetti

Tonus Immobiliare | Arredare uno showroom in poche mosse

Sono stata contatta da un’amica che stava elaborando una delle sue opere da esporre in modo permanente nello spazio.

È stata una collaborazione lampo ed entusiasmante quella con Marzia Boaglio e Luigi Leuce per lo showroom lavorativo di Tonus Immobiliare in via Susa a Torino.

Ecco il mio intervento spiegato in pochissime mosse.

Chi è Tonus Immobiliare

Luca Maria Tonus dopo una lunga esperienza maturata nelle agenzie di famiglia lancia Tonus Immobiliare per offrire un servizio professionale ed efficiente nella compravendita immobiliare.

Tonus Immobiliare affronta le esigenze di ogni cliente con professionalità, passione e dedizione. Grazie alla collaborazione con un team giovane e dinamico, l’immobiliare Tonus offre ai suoi clienti competenza tecnica e il supporto fondamentale per l’acquisto di casa.

L’ambiente

L’ambiente è costituito da due ampie zone una delle quali esposta con due vetrine in Via Susa a Torino. Durante il primo rilievo gli spazi erano zeppi di arredi che non avevano ancora una corretta collocazione.

Luca Tonus è un collezionista seriale e nel suo showroom si alternano arredi vintage come una Vespa d’epoca e un calcio balilla degli anni Trenta a pezzi iconici di design come la libreria Cloud di Cappellini e la poltrona Proust di Magis.

Dopo aver esaminato e riflettuto qualche ora ho capito che dovevo miscelare nel modo corretto il vintage con il design evitando di appesantire alcune zone e lasciarne spente altre.

La richiesta e il progetto

La richiesta era quella di posizionare in modo strategico e funzionale sette/otto postazioni lavoro in cui accogliere clienti e fare brevi consulenze, ma anche per affrontare trattative importanti e progetti elaborati.

Servivano urgentemente spazi in cui le varie figure professionali potessero interagire fra loro dando vita a collaborazioni positive. La volontà è quella di offrire al cliente supporto sul fronte tecnico, finanziario e di compravendita ma anche di accoglierlo in un ambiente dinamico e sinergico.

E perché non accoglierlo in uno spazio curato e interessante circondato da oggetti belli, vintage e di design?

La filosofia

Gli arredi con cui ho allestito le postazioni sono antiche brandine militari in ferro che fungono da sostegno a piani in cristallo. Non ho stravolto il luogo cercando nuove filosofie, ho solo portato avanti l’idea che la miscela di elementi esistenti già proponeva. 

La filosofia industrial-vintage dello showroom è a tratti interrotta da elementi di design. Le postazioni in vetro e ferro battuto sono funzionali e leggere, quasi impercettibili alla vista, non “inquinano” visivamente gli oggetti e le opere d’arte.

Il calcio balilla degli anni Trenta con la sua mole importante e incisiva è stato posizionato strategicamente all’ingresso, laterale alla vetrina, di fianco alla reception.

Sopra a questo elemento imponente a cui abbiamo deciso di dare una la nuova funzione di appoggio, ho scelto di inserire la libreria Cloud disegnata da Ronan e Erwan Bouroullec prodotta da Cappellini.

Il legno massiccio del calcio balilla si contrappone al materiale plastico della libreria Cloud. Cloud è un elemento d’arredo stravagante dal gusto pop che va a braccetto con le opere vintage e colorate di Luigi Leuce.

La Vespa a faro basso del 1956 è stata posizionata in vetrina vicino ad una una coppia di divani Ikea. Tutto assume un’aria preziosa e sofisticata che incuriosisce il passante e attira l’attenzione degli amatori.

Lo spazio toilette è stato schermato con un antico mobile polivalente forse appartenuto ad una vecchia farmacia. Ogni angolo vanta un vaso con una pianta rigogliosa perché ormai lo sappiamo, il verde ci fa stare bene. Rigenera l’aria che respiriamo e avvolge l’ambiente che diventa immediatamente più salutare.

Tutt’intorno i piccoli spazi su librerie e mensole sono occupati da oggettistica vintage varia e selezionata con gusto. Non mancano oggetti bizzarri come vecchi cestini urbani che diventano fioriere e vecchie sedie appartenute a un cinema che diventano comode sedute occasionali.

Il prima

Un grande muro ad angolo bianco creava sul fondo della prima stanza un vago senso di frattura poiché sulle pareti era già presente il grigio antracite.

Il dopo

Per questo motivo ho deciso di inserire una carta da parati con fondo nero e un disegno naturalistico che con dolci note di colore anticipa quello che si incontra nella stanza successiva. Anche il tecnigrafo d’epoca ha subito il fascino della carta da parati.

Un’opera gigante della StoryArtDesigner Marzia Boaglio dipinge il fondo con colori sgarcianti “sfondando” lo spazio e donando profondità alla stanza.

L’opera di Marzia

Si chiama ALBA l’opera murales sei metri per tre di Marzia Boaglio, artista e StoryArtDesigner di Torino. Ho scritto un articolo che potete leggere se cliccate qui.

ALBA 2021

La nascita del giorno,

la gioia di ogni piccola scoperta,

di un nuovo inizio.

E perché no? La nascita di una nuova entità professionale.

La filosofia alla base dei progetti di Marzia Boaglio è il bisogno di narrare la storia del committente attraverso un’opera che sposi lo spazio e possa entusiasmare per il suo significato e non solo per la sua oggettiva bellezza. Marzia guidata da un forte interesse per l’innovazione e per i materiali di ultima generazione, cerca il connubio perfetto tra materia ed espressione.

Custodire un pezzo di storia come l’inizio di una nuova attività attraverso un murales è un’esperienza unica, entusiasmante. Apprezzarne i colori e scoprire il viaggio personale che questi custodiscono, è una scena di vita soprattutto quotidiana.

Nel resto della stanza pochi oggetti accompagnano l’opera ALBA, qualche quadro (uno di questi eseguito proprio da Luca Tonus), un vaso enorme che accoglie una kenzia e soprattutto lei, la poltrona Nemo di Driade disegnata da Fabio Novembre.

Insomma pochi oggetti ma accuratamente studiati occupano la stanza senza “inquinare” visivamente l’opera d’arte di Marzia.

Le illustrazioni di Luigi Leuce

Colorare e rendere divertente un ambiente? Con le opere di Luigi Leuce si può fare. Possono essere di piccole e grandi dimensioni, acquistabili direttamente dal suo shop personale.

Luigi racconta attraverso il colore, il disegno e le frasi in rima il mondo che lo circonda, cattura il bello e lo trasporta sul foglio dando vita a scenette illustrate davvero uniche.

Ho chiesto direttamente a lui di scrivere di sè:

Ciao, sono Luigi

mi sono laureato all’Accademia di Belle Arti di Torino ma disegno da quando ero bambino. Vivo Torino dove lavoro attualmente come illustratore e art director freelance.

Vivo la mia vita osservando quello che mi circonda. Catturo momenti, pensieri e soggetti per riportarli sul mio foglio bianco.

Amo il vintage e sono cresciuto in compagnia di Charlie Chaplin e Charlie Brown.  Scrivo versi in chiave ironica cercando di trasmettere in rima emozioni, pensieri e riflessioni. 

Quando disegno vivo in un mondo tutto mio in cui sogno di veder sorridere le persone mentre osservano i personaggi delle mie storie”.

Luigi Leuce ha collaborato con diversi brand e riviste editoriali. Tra questi : Superga, San Bernardo, La Stampa, il Corriere della Sera e molti altri.

Non vi resta che passare in via Susa a dare un’occhiata e non dimenticate di entrare per due chiacchiere se siete alla ricerca di un’opera con cui caratterizzare uno spazio, di una consulenza lampo sul mondo dell’interior ma soprattutto se cercate la vostra casa.

Questo articolo è stato scritto e fotografato da me con la collaborazione di Luca Maria Tonus, Marzia Boaglio e Luigi Leuce.


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