Interior

Casa unifamiliare nel torinese

Architetto Roberta Castelli

Interior Designer Gisella Sasso

Voglio condividere un meraviglioso progetto in cui il protagonista principale è il design unito alla progettazione e alla messa in pratica di concetti chiari e ricchi di fantasia.

La casa è una costruzione del 1995 situata nell’hinterland torinese e che vede una quasi totale ristrutturazione nel 2018.

Lo stile della casa ricorda la tendenza tipica degli anni Novanta ad impostare progettualmente la villa unifamiliare come la rivisitazione della tipica cascina piemontese. Troviamo quindi un impianto rettangolare con tetto in tegole di terracotta, colonne portanti rivestite in paramano, gelosie in legno e un terrazzo che ricorda un fienile rivisitato.

L’ingresso presenta subito un concetto ricorrente ovvero quello della quinta. La quinta è un muro che permette di dividere uno spazio in due unità.

L’ingresso è costituito da due zone che comunicano fra loro attraverso una porta passante che permette di accedere al piano superiore e inferiore.

Lo spazio d’ingresso è raccolto in un sistema di porte scorrevoli in vetro fumè di Henry Glass che donano da subito una forza particolare al progetto cromatico di tutta la casa.

L’interparete in vetro fumè è da sempre un modo elegante per frazionare gli spazi rendendoli eleganti e leggeri.

La zona living

Procedendo a sinistra si entra in un’ampia zona living suddivisa volumetricamente da due grandi elementi: il tavolo imponente da un lato e l’isola della cucina dall’altra.

Il tavolo Spyder di Cattelan Italia è l’indiscusso padrone di questo ambiente.

Il piano è realizzato in noce canaletto ed è sostenuto dalla gamba in metallo laccata nera. Le sedie che lo accompagnano sono in pelle color tortora.

La luce naturale che filtra attraverso le porte finestre si appoggia sul piano e rende la venatura naturale del legno ancora più calda e preziosa.

La cucina

La cucina è firmata Meson’s azienda leader in progetti volumetrici particolarmente minimalisti e dai forti contrasti materici.

In questa soluzione si alternano frontali in laminato effetto lamiera grigio a quelli in laminato fenix bianco.

L’isola ha dimensioni generose per favorire la convivialità quotidiana ma anche per creare un legame stretto con la sala da pranzo. I volumi si intersecano con leggerezza e le linee formano geometrie ampie e funzionali.

L’isola comunica e abbraccia matericamente la sala da pranzo attraverso un piano snack a sbalzo in rovere nodato color caramello.

Gli sgabelli Shark di Bontempi laccati bianco sono un colpo di luce fondamentale. Il bianco asettico contrasta il legno e l’effetto lamiera ma allo stesso tempo crea un legame con la zona funzionale delle colonne e del lavaggio.

I complementi sono un’ottima possibilità per creare un nesso fra i volumi che compongono un ambiente e che presentano colori e materiali differenti.

Le colonne realizzate in laminato fenix bianco nascondono il frigorifero, i forni e la dispensa. Pratiche ed essenziali riducono con un progetto preciso e calcolato l’impatto che normalmente hanno a livello estetico e volumetrico su una cucina.

L’illuminazione è stata gestita e calcolata nei minimi dettagli. Sull’isola troviamo un ribassamento con faretti incassati e cappa minimal ad aspirazione perimetrale in acciaio inox.

Sul piano snack tre raffinate lampade Aplomb di Foscarini rafforzano il concetto già molto evidente del contrasto materico poiché sono realizzate in una speciale amalgama effetto cemento.

La zona living con cucina si affaccia su un meraviglioso patio esterno rivestito in pietra di Luserna e arredato con mobili outdoor.

Ci sono due cose in questo ambiente che catalizzano lo sguardo.

Le sospensioni Spokes di Foscarini che realizzate con un reticolo color rame si connettono ad una elegante bookcase ricavata dallo spessore del muro perimetrale e incorniciata da una fascia a specchio color rame.

La zona giorno

Attraversando nuovamente l’ingresso lo spazio si apre su una zona giorno dall’impatto decisamente più tecnico e con un’impostazione cromatica vagamente hi-tech. Il mobile base sotto TV firmato Ycami realizzato totalmente in alluminio accompagna la libreria Zenith in alluminio estruso di Rimadesio.

L’uso della carta da parati tridimensionale grigia e bianca enfatizza quello che è il concetto fondamentale di questo ambiente così diverso dal precedente.

Il classico dei fiori si lega alla moderna geometria in 3d degli esagoni.

Icone classiche del design come la poltrona Lounge Chair di Charles e Ray Eames del 1956 e la sedia Cantilever Brno di Ludwig Mies Van Der Rohe padroneggiano su questo ambiente così energico e pacato.

Il bagno degli ospiti

Entriamo nel bagno più eccentrico che io abbia mai avuto il piacere di vedere. Gestito come bagno degli ospiti con una valenza vagamente fanciullesca, lo specchio Minuetto di Agape diverte con le sue impercettibili oscillazioni poichè è fissato al soffitto da due cavi in acciaio.

Il lavabo di ispirazione sempre Agape color verde petrolio accompagna la scelta di una carta da parati dai colori eccentrici ed entusiasmanti. Questo bagno appartiene a tutti quelli che nella vita non hanno paura di osare.

Trace di Valdama è un lavabo d’appoggio dal forte impatto plastico.
Seed è la linea di Valdama dal gusto armonioso e ornamentale.

La scala

Il travertino che originariamente rivestiva la scala ha lasciato spazio ad un materiale più caldo e di tendenza. In un gioco elegante e affascinante il legno naturale color miele che riveste i gradini si alterna al vetro trasparente del parapetto.

È di forte impatto ancora una volta il progetto d’illuminazione che sussiste in una fascia led nascosta nel corrimano in legno.

I bagni

Salendo al piano superiore incontriamo altri due bagni in cui torna il concetto della quinta passante che abbiamo già incontrato all’ingresso.

Il progetto bagni è altamente preciso e concettuale. La quinta, ovvero il muro posizionato in mezzo alla stanza, permette di sfruttare al meglio i centimetri e di suddividere il volume.

Entrando incontriamo frontalmente il mobile lavello mentre sul retro si apre lo spazio doccia.

È davvero geniale l’idea di interrompere la parete in vetro della doccia con una fascia a specchio che permette a chi sta al lavello di riflettersi.

Amo profondamente il rivestimento in grès effetto marmo Calacatta che padroneggia in uno dei due bagni.

Sottolineo di nuovo quanto oggi il marmo stia vivendo una nuova “vita” e custodisca in sé da sempre il vero senso dell’eleganza.

Il rivestimento di questo bagno è firmato Mutina ed è la linea Dèchirer in finitura gesso design by Patricia Urquiola. Elegante, tramato, astratto, essenziale, profondo e di infinita bellezza.

Lo spazio del piano superiore è suddiviso con criterio in stanze intime e semplici in cui fa capolino uno spazioso e incantevole armadio firmato Caccaro.

Interamente laccato beige, il frontale si presenta in un’alternanza di ante larghe e strette per permettere l’apertura battente anche dove i centimetri non abbondano.

Il vano a giorno rappresenta ormai per Caccaro un fiore all’occhiello. Strutturato in modo semplice ma con un progetto di cablaggio notevole permette di nascondere totalmente i fili che alimentano il televisore.

Il piano superiore presenta inoltre un enorme terrazzo che assomiglia ad un vecchio fienile in stile Piemontese rivisitato. Questo si affaccia su una zona verde esterna mozzafiato dove l’attore protagonista indiscusso è un enorme e rigoglioso salice piangente.

L’architetto e la interior designer hanno progettato e creato, utilizzando piccoli trucchi come quello della carta da parati naturalistica, un sottile ma intrinseco collegamento fra un interno modaiolo e di design ed un esterno decisamente classicheggiante.


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